tea angela garino

Tea, la musa transessuale di Angelo Garino

26 Maggio 2020 Marco

Angelo Garino è uno dei pochi artisti italiani ad essere passati alla storia per aver rappresentato nelle sue opere una donna transessuale. Tea era il nome della sua bella musa, che egli raffigurava in molte sue opere con una grande femminilità. E’ curioso il fatto che, in quel periodo, l’artista danese Einar Wegener, la cui vita fu raccontata al cinema da Eddie Redmayne in ‘La ragazza danese’, si autoconvinse che nel suo corpo c’era una donna, fino al punto di iniziare a chiamarsi Lili Elbe, e sottomettersi ad un intervento di chirurgia genitale che finì col costarle la vita.

Agli inizi del secolo XX Tea era una transessuale tanto richiesta quanto perseguitata, che sopravviveva vendendo il suo corpo nella città di Trieste e zone adiacenti. Un secolo fa, condurre una vita da trans a Trieste non aveva nulla a che vedere con quello che si suppone sia oggi, epoca in cui la società accetta sempre di più le persone transessuali.

La rarità della transessualità agli inizi del secolo scorso

Al principio del secolo XX essere transessuale non era assolutamente tollerato dalla società, le persone trans venivano segnalate, emarginate e perseguitate, specialmente nelle zone rurali e nel sud del paese. Fu così che Tea, la musa di Angelo Garino che nacque a Reggio Calabria nel 1899, decise di abbandonare la casa dei suoi genitori all’età di 18 anni e di nascondere la sua vera identità.

Si trasferì a Trieste, nel nord Italia dove, incoraggiata dalla sua compagna di stanza, iniziò a vendere il suo corpo come prostituta. La sua condizione di transessuale la convertì in brevissimo tempo in un pezzo di inestimabile valore per i tanti uomini che, desiderosi di provare qualcosa di nuovo, non esitavano a contrattare i suoi servizi.

L’incontro tra Angelo Garino e Tea

Fu esattamente durante i suoi primi anni come donna di compagnia che Tea conobbe Angelo Garino, il quale aveva sentito parlare di lei come ‘la creatura più bella, metà donna e metà uomo’.

Spinto dalla curiosità di conoscere questa meraviglia della natura, Angelo iniziò a cercarla e, non appena la incontrò, si innamorò subito di lei, convertendola nella gran musa ispiratrice che lo aiutò a creare alcune delle sue opere più celebri come ‘The artist’s model, Tea’, una pittura ad olio posto recentemente in subasta per 90.000 euro.

La morte di Angelo Garino e le ipotesi su Tea

Dopo la morte di Angelo Garino all’età di 85 anni, furono molti quelli che teorizzarono su chi fosse stata realmente Tea. Alcuni credono che, dopo aver accompagnato il pittore italiano in città come Nizza, finì col ritornare a Trieste, dove rimase fino alla sua morte. Altri sostengono invece che sia morta poco dopo, malata e denutrita, in pieno postguerra. Sia come sia, non si seppe più nulla di Tea, forse la modella transessuale più famosa della storia dell’arte.