Percorsi della storia, cammini indimenticabili

9 Gennaio 2020 Marco

Il turismo culturale offre al giorno d’oggi davvero una vastissima possibilità di scegliere luoghi ed itinerari di tutti i tipi e di visitarli nel modo in cui più ci piace farlo; non solo abbiamo la fortuna di poter anche contare su tecnologie avanzate in grado di spiegare e raccontare la storia del luogo che stiamo visitando avvalendosi di supporti video e con il commento di noti storici e storiografi, ma se vogliamo possiamo anche immergerci in prima persona nel contesto storico in cui ci troviamo e vivere in un certo senso ‘realisticamente’ questa esperienza.

Camminare a piedi usando lo stesso percorso fatto secoli e secoli prima dalle popolazioni dell’epoca e soffermarsi a contemplare i luoghi diventati famosi per un qualsiasi avvenimento che è passato alla storia, è senza dubbio un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. La via Francigena o il Cammino di Santiago, insieme a molti altri, ne sono esempi chiari, essendo oggi tra le mete più gettonate del nuovo turismo culturale.

Itinerari storici, perché ci attirano?

Anticamente i popoli si muovevano esclusivamente a piedi, o al massimo con cavalli e carri pieni di generi di ogni tipo, ed usavano percorsi spesso lunghi e tortuosi per riuscire a raggiungere la loro mèta senza subire attacchi da briganti, ladri, o soldati nemici. E’ per questo motivo che le rotte seguite anticamente da pellegrini e mercanti suscitano oggi molta curiosità ed interesse, inducendo il visitatore a volersi immergere totalmente in esse per provare emozioni e sensazioni il più possibile vicine alla realtà di un tempo.

E’ rarissimo poter coniugare la propria disponibilità di giorni liberi o di vacanza in cui poter visitare luoghi storici con itinerari e mappe da seguire alla lettera e che necessiterebbero invece maggior approfondimento; oggi infatti, purtroppo tutti vanno di fretta, tutti vogliono fare tutto e subito, e questa malsana abitudine non permette di fare le cose come andrebbero fatte, e cioè rilassandosi ed immedesimandosi nei luoghi che si stanno visitando respirandone a pieni polmoni la storia.

La Grande Muraglia Cinese

Inserita dall’Unesco tra le sette meraviglie del mondo moderno dal 2007 e di una lunghezza complessiva stimata in circa 8.852 chilometri, appare subito chiara l’oggettiva impossibilità di visitare nella sua totalità la Grande Muraglia Cinese; bisogna quindi sapere che essa è divisa in sezioni, e che ognuna di queste sezioni presenta caratteristiche diverse ed è inserita in contesti paesaggistici che, seppur leggermente, variano a seconda del tratto di muraglia che si sta visitando.

Questo immenso e suggestivo muro di pietra è composto da settori interamente restaurati e quindi facilmente accessibili, ma anche da interi tratti che invece risultano essere ancora oggi molto pericolosi e davvero impegnativi da percorrere; il dato certo è sicuramente che bisogna essere abbastanza allenati e pronti ad affrontare questo tipo di escursione, prepararsi quindi a lunghe camminate, a salire gradini, a subìre brusche variazioni di temperatura.

Badaling è stata la prima sezione della Grande Muraglia Cinese ad essere aperta ai turisti nel 1957 e risulta ancora oggi la sezione più gettonata e visitata dai turisti, ma molto suggestivi e ricchi di storia sono anche i tratti di muraglia nei pressi delle città di Mutianyu, Simatai, Jinshanling e Jiankou, tanto per citarne alcuni.

Il Cammino di Santiago

Questo lunghissimo itinerario, anch’esso incluso dall’Unesco tra le sette meraviglie del mondo moderno, era il percorso che usavano i pellegrini in epoca medievale per giungere alla Tomba dell’Apostolo Giacomo il Maggiore, posta all’interno del Santuario di Santiago de Compostèla.

Oggi è definito ‘il cammino per eccellenza’, un’esperienza che va fatta almeno una volta nella vita e che circa 200.000 pellegrini all’anno fanno, a prescindere se ci siano motivi religiosi alla base di questo itinerario massacrante e suggestivo o no.

E’ cosa certa che oggi il Cammino di Santiago è un vero fenomeno di rilevanza mondiale e che qui si possono incontrare persone di ogni nazionalità ed etnia, di ogni ceto sociale o credenza religiosa; i suoi 800 chilometri di lunghezza richiedono una disponibilità di tempo di almeno un mese per portare a termine tutto il percorso, ed ognuno è libero di farlo nel modo che meglio crede, senza cronometri né divieti di usare piccoli mezzi di trasporto come potrebbero essere una bicicletta o anche un mini scooter.

Dai monti Pirenei fino in Galizia è la rotta più conosciuta e praticata, e prende il nome di Cammino Francese, durante il quale si attraversano le regioni di Navarra,Rioja, Castilla y Leòn, e se si vuole limitarsi a scegliere solo un tratto del cammino perché non si ha abbastanza tempo, 12/15 giorni potrebbero bastare per effettuare proprio questo appena descritto.

Pompei, un luogo magico segnato dalla tragedia

Concludiamo questo piacevole tour virtuale con un’altra indiscussa campionessa di visite turistiche, anch’essa ovviamente inclusa nell’elenco delle sette meraviglie del mondo moderno: la città di Pompei ed i suoi scavi di inestimabile valore culturale ed antropologico.

La devastante eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo ricoprì Pompei, e con essa molte altre cittadine adiacenti di una spessa coltre di cenere e lapilli alta circa sei metri, e gli scavi che la hanno riportata alla luce oggi risultano essere la seconda mèta turistica italiana in assoluto, preceduta in classifica solo dal Colosseo.

Visitare Pompei significa immedesimarsi in una vera tragedia, rivivere solo per un attimo quei terribili attimi osservando le scene di vita quotidiana che i reperti aiutano a ricostruire è semplicemente impattante ed assai suggestivo, e per questo vele la pena di andarci almeno una volta nella vita.